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L'interesse del minore superiore a qualsiasi "caccia" al testimone

11 dic 2018

L' Ordine delle Marche sull'applicazione della Carta di Treviso nei fatti drammatici di Corinaldo

L'Ordine dei giornalisti delle Marche in merito ai tragici fatti accaduti alla "Lanterna azzurra" di Corinaldo, in provincia di Ancona, esprime profonda vicinanza al dolore delle famiglie così duramente e drammaticamente colpite.

 E richiama  con fermezza i responsabili delle testate radio-televisive, mainstream e multimediali della nostra regione  al rispetto delle norme deontologiche previste dalla Carta di Treviso per i fatti di cronaca che vedono coinvolti minorenni. Siano essi anche testi, non solo autori o vittime.

 Al minorenne coinvolto in qualunque veste, non va fatto rivivere mediaticamente il dramma che ha appena affrontato. Non è sufficiente l'oscuramento del volto o indicarlo solo con un nome. In questo caso, la carta deontologica è chiarissima: va tutelato lo sviluppo della sua personalità senza alcuna ricaduta negativa, soprattutto mediatica. E prevede quindi che microfoni o taccuini siano rispettosi del momento che sta vivendo. L'interesse del minorenne è superiore a qualsiasi "caccia" al testimone.

Il presidente dell'Ordine dei giornalisti delle Marche

 Franco Elisei