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Selezione Rai per cento giornalisti

22 gen 2014
Sarà indetta dalla Rai e sarà aperta a tutti i professionisti: l’avviso sarà pubblicato entro il 24 febbraio. Cambio di rotta dopo le assunzioni per chiamata diretta

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“E’ la Rai che ci piace. E’ la Rai che vogliamo. L’Usigrai ha siglato un accordo con l’azienda per una selezione pubblica per giornalisti. Sarà aperta a tutti, senza pre-requisiti se non quello di essere giornalisti professionisti”. E’ quanto ha dichiarato in una nota l’Esecutivo Usigrai, aggiungendo che “le colleghe e i colleghi saranno valutati sulla base di prove professionali, con una attenzione all’innovazione tecnologica, dei titoli di studio e formativi.”

L’avviso sarà pubblicato entro il 24 febbraio e al termine sarà definito il bacino di reperimento di validità triennale con 100 giornalisti. La selezione era “uno dei cardini dell’accordo sindacale firmato a luglio dall’Usigrai assieme alla Fnsi, con l’assistenza dell’Inpgi e della Casagit. Come in questi mesi non si è mai interrotto il dialogo con l’Ordine dei giornalisti“, sottolinea ancora la nota.

L’Usigrai aggiunge che “come è accaduto ad esempio cinque anni fa per la nascita della rubrica della Tgr Buongiorno Regione” questa “è la strada che da sempre l’Usigrai chiede per gli accessi in Rai: merito e trasparenza, pilastri dei valori del servizio pubblico. Sono queste le svolte che il Sindacato dei giornalisti promuove per riavvicinare la Rai ai cittadini, per costruire una nuova Rai in vista del rinnovo della concessione del 2016” (Agi).

Fin qui la nota di Agenzia. La notizia è certamente positiva soprattutto in momento in cui il giornalismo e l’editoria in generale stanno attraversando un momento di crisi e di trasformazione senza precedenti. Non va però dimenticato che solo qualche mese fa, pur in presenza dell’accordo firmato con il Sindacato, la Rai ha assunto giornalisti per chiamata diretta (cioè senza selezione), tutti professionisti formati nella Scuola aziendale di Perugia. E in quella occasione né il Sindacato (Fnsi), né l’Usigrai hanno avuto nulla da ridire, anzi hanno avallato e difeso la scelta aziendale. L’enfasi con cui ora l’Usigrai annuncia questo nuovo accordo sembra indicare un cambio di rotta che aspettiamo però di verificare nei fatti. Le ultime assunzioni, fatte con la benedizione della Fnsi e dell’Usigrai, hanno apertamente contraddetto quei principi di “merito e trasparenza” che ora si indicano come presupposto essenziale e irrinunciabile per una azienda che ha una concessione pubblica e vive con i soldi del canone pagato da tutti i cittadini.